Massicci: la temperatura della forma.

Massicci: la temperatura della forma.

Massicci: la temperatura della forma.

Il vetro è una materia inquieta. Densa, solida e liquida insieme. Visibile e sfuggente. In Agape diventa volume, e usa la luce per entrare in relazione con lo spazio.

Il vetro è una materia inquieta. Densa, solida e liquida insieme. Visibile e sfuggente. In Agape diventa volume, e usa la luce per entrare in relazione con lo spazio.

Il vetro è una materia inquieta. Densa, solida e liquida insieme. Visibile e sfuggente. In Agape diventa volume, e usa la luce per entrare in relazione con lo spazio.

In Agape, il vetro non è solo una superficie da trattare, ma una sostanza da ascoltare. È un materiale che attraversa funzioni e categorie: specchio, parete, lavabo, filtro. Un elemento che non si lascia mai definire del tutto, ma che ogni volta, in ogni progetto, apre un dialogo nuovo tra luce e spazio, tra gesto e materia.


Con Massicci, il vetro smette di essere trasparenza e diventa volume. Progettato da Marco Zito, questo lavabo nasce dalla colata di vetro fuso in uno stampo, lasciato raffreddare lentamente fino a trovare la sua forma: una presenza densa, compatta, scolpita dal tempo e dalla temperatura.


Le superfici, irregolari e leggermente sfaccettate, non sono un effetto voluto, ma una conseguenza fisica del processo. Il vetro non è stato disegnato: è stato lasciato essere. Da questa essenzialità nasce un oggetto che, pur nella sua semplicità, cattura la luce e la trattiene, dialogando con lo spazio in modo ogni volta diverso.

“Non è una questione di disegno, ma di materia. Abbiamo lasciato che fosse il vetro a decidere.”


Marco Zito

“Non è una questione di disegno, ma di materia. Abbiamo lasciato che fosse il vetro a decidere.”


Marco Zito

“Non è una questione di disegno, ma di materia. Abbiamo lasciato che fosse il vetro a decidere.”


Marco Zito

Marco Zito

Marco Zito

Marco Zito

Con Agape, Marco Zito condivide un rapporto raro, che va oltre la consueta relazione tra designer e azienda. È un dialogo continuo, fatto di fiducia, ascolto e visione. Il primo frutto della collaborazione è stato Diapason, entrato a catalogo nel 2001.


È stato Marco a intuire, proprio in quegli anni, la necessità di creare uno studio interno, capace di affiancare con rigore progettuale e sensibilità architettonica il percorso dell’azienda. Così è nato Agape Studio, oggi cuore della progettazione architettonica del marchio.


Architetto e docente alla IUAV di Venezia, Zito porta avanti da sempre una ricerca fondata sulla materia. Il vetro, in particolare, ha segnato l’inizio del suo percorso: le prime esperienze in fornace a Murano, il dialogo con il sapere artigiano, il desiderio di ascoltare piuttosto che dominare.

Non a caso, è nel vetro che si è nuovamente ritrovato con Agape, dando vita a Massicci: un progetto che non nasce da un segno grafico, ma da una riflessione sulla fisicità della materia.


Nel 2024, il suo lavoro ha ricevuto il riconoscimento del Compasso d’Oro, confermando una visione in cui forma, tecnica e umanità si tengono in equilibrio con eleganza e disinvoltura.

Con Agape, Marco Zito condivide un rapporto raro, che va oltre la consueta relazione tra designer e azienda. È un dialogo continuo, fatto di fiducia, ascolto e visione. Il primo frutto della collaborazione è stato Diapason, entrato a catalogo nel 2001.


È stato Marco a intuire, proprio in quegli anni, la necessità di creare uno studio interno, capace di affiancare con rigore progettuale e sensibilità architettonica il percorso dell’azienda. Così è nato Agape Studio, oggi cuore della progettazione architettonica del marchio.


Architetto e docente alla IUAV di Venezia, Zito porta avanti da sempre una ricerca fondata sulla materia. Il vetro, in particolare, ha segnato l’inizio del suo percorso: le prime esperienze in fornace a Murano, il dialogo con il sapere artigiano, il desiderio di ascoltare piuttosto che dominare. Non a caso, è nel vetro che si è nuovamente ritrovato con Agape, dando vita a Massicci: un progetto che non nasce da un segno grafico, ma da una riflessione sulla fisicità della materia.


Nel 2024, il suo lavoro ha ricevuto il riconoscimento del Compasso d’Oro, confermando una visione in cui forma, tecnica e umanità si tengono in equilibrio con eleganza e disinvoltura.

"Abbiamo portato il vetro al limite, ma con rispetto. Senza mai forzarlo."

— Marco Zito

"Abbiamo portato il vetro al limite, ma con rispetto. Senza mai forzarlo."

— Marco Zito

Progetto, processo e materia

Massicci è il risultato di una ricerca lunga e paziente, condotta in stretta collaborazione tra il designer, l’azienda e il reparto tecnico. Una sfida che ha portato il vetro al limite delle sue possibilità, sempre con rispetto e attenzione. Non ci sono forzature, solo scelte condivise, anticipate, studiate con cura.


Ogni lavabo nasce da una massa di diciotto chili di vetro, fuso a oltre 1200 gradi e colato in uno stampo. Il raffreddamento è lento, calibrato: il vetro si ritira sulla superficie a contatto con lo stampo, creando leggere irregolarità che non vengono corrette. La superficie che ne risulta è viva, quasi martellata, mai identica. Un oggetto che non mente: ogni dettaglio rivela la sua origine.


Il nome è venuto da sé. Non è stato deciso, ma riconosciuto. Massicci descrive con precisione ciò che questo lavabo è: nella forma, nella sostanza, nel peso. Una parola diretta, che non cerca eufonie ma afferma una presenza.

Esplora Massicci sul sito Agape

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Massicci è già disponibile a catalogo.

Massicci è già disponibile a catalogo.

Massicci è già disponibile a catalogo.

Massicci è stato presentato durante l'ultima edizione della Milano Design Week, in due finiture: vetro trasparente e vetro ambra.

Il vetro dialoga con la pietra, con il legno, con i metalli. Massicci si inserisce naturalmente in ambienti compatti o ariosi, luminosi o intensi. Trasparente su superfici chiare, quasi scompare. In ambra, su materiali scuri, trattiene la luce e restituisce calore. Ogni accostamento è un racconto possibile.

Massicci è stato presentato durante l'ultima edizione della Milano Design Week, in due finiture: vetro trasparente e vetro ambra.

Il vetro dialoga con la pietra, con il legno, con i metalli. Massicci si inserisce naturalmente in ambienti compatti o ariosi, luminosi o intensi. Trasparente su superfici chiare, quasi scompare. In ambra, su materiali scuri, trattiene la luce e restituisce calore. Ogni accostamento è un racconto possibile.

Massicci è stato presentato durante l'ultima edizione della Milano Design Week, in due finiture: vetro trasparente e vetro ambra.

Il vetro dialoga con la pietra, con il legno, con i metalli. Massicci si inserisce naturalmente in ambienti compatti o ariosi, luminosi o intensi. Trasparente su superfici chiare, quasi scompare. In ambra, su materiali scuri, trattiene la luce e restituisce calore. Ogni accostamento è un racconto possibile.

Designer

Designer

Marco Zito

Marco Zito

Categoria

Categoria

Lavabi

Lavabi

misure

misure

ø43,8 cm x H10,5 cm

ø43,8 cm x H10,5 cm

Anno

Anno

2025

2025

Ambra

Acciaio Inox

Ambra

Acciaio Inox

Ambra

Acciaio Inox

Trasparente

Petit Granit

Petit Granit

Trasparente

Petit Granit

Petit Granit

Trasparente

Petit Granit

Petit Granit

Trasparente

Marmo di Carrara

Trasparente

Marmo di Carrara

Trasparente

Marmo di Carrara

Ambra

Pietra Lavica

Ambra

Pietra Lavica

Ambra

Pietra Lavica

Il vetro in Agape – Una ricerca nel tempo

Il vetro è una materia che abbiamo esplorato nel tempo, adottando tecniche diverse, alla ricerca di esiti sempre coerenti con l’essenzialità del nostro linguaggio. Abbiamo lasciato che tecnologia e intuizione guidassero la forma. Non è un materiale decorativo, ma un principio progettuale.
Con Massicci acquista spessore e peso, ma altrove si è fatto invisibile, riflessivo, etereo.

Il vetro è una materia che abbiamo esplorato nel tempo, adottando tecniche diverse, alla ricerca di esiti sempre coerenti con l’essenzialità del nostro linguaggio. Abbiamo lasciato che tecnologia e intuizione guidassero la forma. Non è un materiale decorativo, ma un principio progettuale.
Con Massicci acquista spessore e peso, ma altrove si è fatto invisibile, riflessivo, etereo.

Disegnato da Benedini Associati nel 2000 e prodotto fino al 2016, il lavabo 001 nasce dall’incollaggio preciso di lastre di vetro trasparente. Una composizione leggera, pensata per lasciar passare la luce e dialogare con lo spazio in punta di piedi.

Solid

Progettato da Diego Vencato e Marco Merendi nel 2014, Solid è uno specchio in vetro soffiato dalla presenza silenziosa. Gioca con l’opacità, la curvatura e i riflessi. Non riflette per intero, non restituisce tutto: trattiene solo ciò che serve, lasciando il resto fuori campo.

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Un gesto, la materia, una conversazione: scrivici per sapere di più di Massicci.

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